Whistleblowing e tutela del segnalante: ANAC pubblica il report dell'attività sanzionatoria svolta nel 2020

09 Marzo 2021

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È stato pubblicato dall’Autorità il documento “L’ANAC e la tutela dei whistleblowers: dalla dichiarazione di nullità della misura ritorsiva alla sanzione inflitta al responsabile”, un breve resoconto dell’attività sanzionatoria in materia di whistleblowing, svolta dall’ANAC nel corso del 2020. 

Nell’ambito delle attività previste dal nuovo Regolamento per la gestione delle segnalazioni di illeciti o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro di cui all’art. 54 bis del decreto legislativo n.165/2001, adottato dal Consiglio con la Delibera n. 690 del 1 luglio 2020, compito dell’Autorità è quello di accertare che la misura ritorsiva o discriminatoria sia stata adottata a causa e in ragione della precedente segnalazione di illeciti trasmessa dal dipendente pubblico.
Una volta accertata l’ammissibilità della comunicazione e verificata la successione temporale tra la segnalazione e la misura presuntivamente ritorsiva adottata nei confronti del whistleblower, l’Autorità avvia il procedimento sanzionatorio previsto, che si concluderà con un provvedimento di nullità della misura ritenuta ritorsiva e irrogazione della sanzione nei confronti del responsabile, o con un provvedimento di archiviazione laddove la segnalazione risulti infondata.

Nel corso dell’anno 2020 sono stati condotti 21 procedimenti sanzionatori. Le sanzioni irrogate sono pari a 3, ognuna di importo pari a € 5.000. Le tre delibere sanzionatorie adottate contengono l’accertamento della natura ritorsiva delle misure disposte nei confronti del whistleblower, delle quali è stata tra l’altro dichiarata la nullità (comma 7 dell’art. 54 bis del d.lgs. 165/2001). 
 

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