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Residui PNRR: un'opportunità concreta per consolidare e completare la digitalizzazione degli enti locali

24 Aprile 2025

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A seguito dell’approvazione della Direttiva 2025, i Comuni possono ora riutilizzare le somme residue PNRR per potenziare o estendere i progetti digitali già conclusi. Questa novità normativa rappresenta un’occasione strategica per consolidare gli interventi avviati e rafforzarne l’efficacia nel tempo. Scopri cosa prevede il documento ufficiale e perché è importante agire ora.

Chi può utilizzare i residui PNRR

Secondo il testo ufficiale, le risorse residue possono essere riutilizzate da tutti i soggetti che:

  • hanno completato le attività previste dal finanziamento lump sum,
  • hanno ricevuto l’intero importo previsto,
  • si ritrovano con una differenza positiva tra somme ricevute e spese rendicontate.

La Direttiva chiarisce che tali fondi non sono soggetti a un vincolo di destinazione e possono essere iscritti in bilancio secondo le regole ordinarie. Tuttavia, l’invito esplicito è a reinvestirli in progettualità coerenti, in grado di consolidare e rendere sostenibili gli interventi avviati con il PNRR.

I principi guida: continuità, efficacia, sostenibilità

Tra le raccomandazioni principali della Direttiva, troviamo:

  • Continuità: proseguire o estendere l’efficacia degli interventi digitali.
  • Efficacia: migliorare ulteriormente l’impatto e l’adozione delle soluzioni.
  • Sostenibilità: investire in formazione, aggiornamenti e manutenzione.
  • Trasparenza e comunicazione: informare i cittadini sui risultati raggiunti.
  • Integrazione: con fondi europei, nazionali o regionali già in uso.

Cosa possono fare oggi gli enti con i residui PNRR

Gli enti che si trovano in questa situazione possono utilizzare le risorse residue per:

  • rinnovare o completare il sito istituzionale, nel rispetto delle linee guida Designers Italia e integrato con SPID, CIE, IO e PagoPA;
  • potenziare il proprio Portale di Amministrazione Trasparente, adeguandolo agli aggiornamenti normativi e migliorandone la fruibilità;
  • attivare una piattaforma whistleblowing certificata ACN, conforme al D.lgs. 24/2023;
  • adottare una soluzione di e-procurement  per digitalizzare l’intero ciclo di vita degli appalti;
  • ampliare l’offerta di servizi online per cittadini e imprese, attraverso moduli digitali semplici, accessibili e interoperabili.

Le soluzioni ISWEB per valorizzare i residui PNRR

ISWEB mette a disposizione della Pubblica Amministrazione un portafoglio completo di soluzioni attivabili rapidamente, conformi alle normative e perfettamente allineate alla Direttiva 2025.

Tutte le soluzioni sono:

  • erogate in modalità SaaS/cloud su infrastruttura qualificata,
  • già integrate con le piattaforme abilitanti nazionali,
  • progettate per garantire interoperabilità, tracciabilità e aggiornamento continuo.

Inoltre, il team ISWEB offre supporto operativo per identificare le soluzioni più adatte allo stato digitale dell’ente, aiutando a fare scelte mirate, efficaci e sostenibili.

In conclusione, i residui PNRR rappresentano oggi un’opportunità concreta per gli enti locali: un’occasione per completare, potenziare e rendere durevoli nel tempo i progetti di innovazione già realizzati.
Grazie alla Direttiva 2025 e alle soluzioni digitali disponibili, è possibile dare valore a ogni euro ricevuto, con benefici reali per l’ente e per la cittadinanza.

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