03 Giugno 2025
Con la Direttiva del 23 gennaio 2025, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha offerto un chiarimento atteso da molte amministrazioni pubbliche: le somme residue non vincolate derivanti dai finanziamenti a lump sum del PNRR possono essere riutilizzate in autonomia, a patto che gli obiettivi progettuali siano stati raggiunti.
Una disposizione che apre la strada a nuove opportunità di digitalizzazione per i Comuni, purché le risorse residue vengano utilizzate in modo strategico, sostenibile e coerente con le finalità del Piano.
Per “residui PNRR” si intendono le somme non vincolate che, al termine di un progetto finanziato con fondi a forfait, risultano ancora disponibili all’ente attuatore. La Direttiva 2025 chiarisce che queste risorse:
Il riutilizzo delle risorse residue viene indicato come buona prassi, in quanto consente di:
Sulla base della normativa vigente, è possibile destinare le somme residue a una pluralità di interventi, tra cui:
Il principio guida è quello della sostenibilità e della continuità amministrativa: le risorse residue rappresentano un’occasione per consolidare quanto fatto e prepararsi al futuro.
Per fornire un supporto tecnico e normativo agli enti locali, ISWEB organizza martedì 10 giugno il webinar gratuito:
Durante l’incontro saranno approfonditi:
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ISWEB, da oltre vent’anni al fianco delle Pubbliche Amministrazioni, offre un ecosistema di soluzioni digitali conformi, pronte all’attivazione e coerenti con gli obiettivi di trasparenza, semplificazione e sostenibilità. Il riutilizzo dei fondi residui può rappresentare una leva preziosa per:
Per saperne di più:
Fondi residui PNRR: soluzioni e strumenti attivabili
Residui PNRR: perché rappresentano un’opportunità concreta per la PA